BREVE STORIA DI ALBA ADRIATICA

Poco piu che 50enne, ma tanto giovane. Attenta al futuro del suo turismo ma con un occhio al romantico  passato. Scopri com’eravamo nella photogallery.

CENNI STORICI

Alba Adriatica è un comune di 11.820 abitanti della provincia di Teramo.
È una delle sette sorelle del litorale abruzzese. Insignita nel 2003, nel 2004 nel 2007 e nel 2008 della Bandiera Blu d’Europa (riconoscimento per le località di mare più pulite), è soprannominata e conosciuta anche come la Spiaggia d’Argento per la bellezza del suo litorale tanto che nella Guida Blu di Legambiente è segnalata con due vele.
Nel 2006 ha festeggiato il suo primo cinquantenario.

Descrizione
La città di Alba Adriatica è reputata una delle più rinomate località balneari della costa abruzzese, con un ampio litorale sabbioso (lungo circa 2 km.) e molto frequentato.
È attraversata da una pista ciclabile che corre parallelamente alla costa permettendo di pedalare senza soluzione di continuità per oltre 20 km., da Martinsicuro a Roseto degli Abruzzi, grazie ai ponti in legno costruiti sul torrente Vibrata, sul Salinello e sul fiume Tordino.
Oltre al turismo, fonte primaria di guadagno per l’economia locale, settori importanti sono l’edilizia, l’artigianato – nei comparti del tessile e abbigliamento -, il commercio e la pesca costiera.
I collegamenti commerciali sono assicurati dalla stazione ferroviaria, dalla strada SS 16 Adriatica, dall’autostrada A14 – casello Val Vibrata – e dai vicini porti di San Benedetto del Tronto (AP) e Giulianova.

Storia

La città di Alba Adriatica all'inizio del XX secolo

La città di Alba Adriatica all’inizio del XX secolo

Fu unita per diversi decenni al comune di Tortoreto, di cui fu anche, con il nome di Tortoreto Stazione, sede comunale nel corso degli anni trenta e nei primi anni quaranta del novecento.
Il 14 luglio 1956 – dopo un periodo di campagna elettorale molto acceso – il piccolo paese si staccò dall’originario, mutando il proprio nome in quello attuale di Alba Adriatica. Il suo stemma comunale ritrae infatti un sole che sorge sul mare.
Da alcuni anni è ormai accertata la presenza di siti neolitici nella zona circostante, soprattutto nella zona meridionale più interna. Non si hanno riscontri archeologici o storici di rilevanza, poiché l’egemonia locale era prerogativa della vicina Iulia Nova romana (oggi Giulianova). Vestigia di notevole interesse è il Torrione, una delle torri costiere del Regno di Napoli (XVI secolo) posta di fronte al piccolo delta della Vibrata. Il motivo della sua costruzione fu quella di sorvegliare la costa adriatica da possibili incursioni di pirati o dei Turchi
Non rimangono molti resti del passato, se non la chiesa patronale di Santa Eufemia, e le caratteristiche ville gentilizie settecentesche come la Villa Chiarugi, detta anche “Favorita” perché preferita tra le altre come residenza estiva dai proprietari, può essere annoverata senz’altro tra le ville residenziali costruite nella zona costiera del territorio adriatico. La sua costruzione, voluta dalla nobile famiglia dei Ranalli, fu progettata e realizzata nel 1720 ad opera dell’architetto Rozzi sui ruderi di un vecchio castello che svolgeva la funzione di torre di avvistamento.

La città di Alba Adriatica all'inizio del XX secolo

La città di Alba Adriatica all’inizio del XX secolo

Villa Fiore (Alba Adriatica) anni 50

Villa Fiore (Alba Adriatica) anni

Nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2007 le città di Alba Adriatica e Tortoreto vengono colpite da un’alluvione causata da piogge torrenziali e aggravata dallo straripamento dell’invaso Fonte del Vascello, situato a Tortoreto Alto. Tracimazione che ha portato un’inondazione di fango e detriti sulle due cittadine costiere, provocando ingenti danni alla popolazione ed alle attività economiche; il Consiglio dei Ministri ha dichiararato in questa occasione lo stato di calamità per le città colpite.

Villa Fiore (Alba Adriatica) anni 50

Villa Fiore (Alba Adriatica) anni